Wavecamp pagelline

Scritto da dema il giorno 23 Luglio 2007

E’ finita la maratona Wavecamp , la tre giorni inserita nel contesto dell’ Italiawave love festival. Del caldo insopportabile hanno parlato tutti , della location isolata e drammaticamente assolata pure. In queste righe , mi piace fare un resoconto schematico con una simpatica pagella stile gazzetta del lunedì

l’organizzazione:

Era festival nazionale e nonostante l’enorme energia profusa dagli organizzatori a cui va un grande riconoscimento , si è denotata anche agli occhi dei profani una drammatica carenza di fondi . Indicazioni stradali confuse , parcheggi inadeguati , servizio di navette inesistente , taxi che si rifiutavano di arrivare. voto 4

la musica (ascoltata solo sabato) :

Ho ascoltato il sound check di Capossela **, che non definirei come uno tra i miei artisti preferiti , lo ska dei **Figli di Madre Ignota che mi hanno divertito , Roy Young che con la sua fusione di reggae soul e soprattutto il tributo a James Brown mi è proprio piaciuto , i Leningrad **… mah il punk non è il mio forte , Dema’s got soul , so ! **voto 6+

Il Wavecamp:

La location del mediacenter era un forno a microonde , la temperatura si attestava intorno ai 43 gradi. Nonostante ciò gli interventi sono stati di qualità ed interessantissimi. Sempre nell’ottica della chart , ecco la mia personalissima classifica sulla qualità degli interventi seguiti :

1) Claudio Cicali e la presentazione del suo pack per la realizzazione di un servizio _youtubelike _con strumenti unicamente open-source. Grande nella semplicità dell’esposizione di argomenti decisamente ostici.

2)Urbino wireless , il laboratorio dell’università Carlo Bo di Urbino che ha già attivato la copertura wireless dell’ateneo e zone limitrofe ed ha in progetto di estendersi a macchia d’olio un po ovunque. Interessante soprattutto per il progetto di collaborazione con Fon , che possiede la rete di hotspot più estesa al mondo , cheche se ne dica .

3)Stefano Quintarelli nonostante fosse in grave difficoltà per via del caldo , ha tracciato un’analisi del futuro delle telecomunicazioni. La rete fissa secondo Quintarelli vedrà crollare la sua redditività entro pochi anni , per la perdita della voce , che verrà o veicolata solamente tramite rete mobile , o comparata esattamente ai dati grazie alla tecnologia VOIP. L’unica soluzione sarà **one network **, una rete d’accesso unica e neutrale , sostenuta da tutti coloro che vi accedono e visto che ci siamo questa NGN dovrà portare la fibra in casa. O si fa così , o si perde definitivamente il treno per il prossimo futuro.

4) MAN at work i ragazzi di montebelluna , Matteo Brunati , Manuel EndelWar Dalla Lana e Ivan Dalla Zuanna con la loro hyperlan su bande radioamatoriali costruita con modesti mezzi ma con ottimi risultati.

5)Siae by Manlio Manlia mi aspettavo più cattiveria da parte dei campers mi sono piaciute le domande-risposte lampo di Robin Good.

Luca Mascaro l’ho perso per improvviso calo di energie , rimedierò con la registrazione di robingood tv.

Connettività :

Ballerina , troppi hotspot accesi , non settati correttamente su frequenze diverse , gateway che saltavano , fonere che andavano in shock termico . Meno male che un linksys fornito dai MAN at work ha garantito una minima stabilità. **Voto 5/6 **

I barcampers :

Distrutti dal caldo , spaesati da una location inconsueta , ma sempre incredibilmente propositivi e disposti al confronto. Fra gli altri ho avuto modo di chiacchierare con Elena e il suo socio , Gioxx , Pseudotecnico , il filosofo Antonio , Roberto Chibbaro , i tre moschettieri di montebelluna , i genovesi capitanati da Kurai , Elena ed il piccolo Aliaksei , Sid e Bayle , Tommaso Sorchiotti , Claudio Cicali , i top blogger Vitta , Luca Mascaro , il prof. Sofi , Re Conti , Jacona e tutti quelli che inevitabilmente mi sono dimenticato. voto 10

Considerazioni finali.

Abbiamo appreso che il barcamp non è un evento inclusivo. Non siamo riusciti a coinvolgere , anche perchè non c’erano , persone al di fuori del mondo blogger. La maratona blogger non ha funzionato , concentrandosi unicamente nel giorno di sabato. Il barcamp ha bisogno di locali tranquilli che favoriscano la discussione , possibilmente salette raccolte . A tal proposito , mi permetto di dire che il miglior camp a cui finora ho partecipato è stato il Citizencamp a Casalecchio di Reno.

Prossimamente.

Per quanto mi riguarda farò di tutto per andare al Romagnacamp e mi auguro che il Twittercamp a settembre al Lido durante la mostra del cinema di Venezia possa decollare , anche solo perchè i miei abitano a 200 metri dal palazzo del cinema :P

link a tutte le foto su flickr.

E le mie su flickr (quelle di pseudo sono meglio , e ci credo con quel cannone !! ) Leonardo Chiariglione e Stefano Vitta All'interno del microwave camp in attesa dell'intervento di Manlio Manlia (siae) Manlio Manlia , Robin , Nicola Mattina e Alberto Brogi Figli di Madre Ignota miss MicrowaveCamp Wavecamp wavecamp wavecamp wavecamp